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martedì 28 febbraio 2012

UN ANNO! (Parte2)

"Compiere un anno merita sempre una festa. Questo compleanno merita anche di essere vissuto come l'attimo di quiete prima della tempesta"
T.B. Brazelton


 
Sante parole! Ho descritto nel post precedente i cambiameni di Chiara in queste ultime settimane prima del suo compleanno e ora, citanto il testo del pediata americano "il bambino da zero a tre anni", diamo spazio ad un po' di teoria che ci rassicura un po'!

Attorno al compimento del 12esimo mese il comportamento del bambino sta per entrare in un periodo di disorganizzazione per poi fare un balzo in avanti nello sviluppo.
"Ogni nuova azione, ogni nuovo conforto, ogni nuova richiesta, possono determinare uno scatto di rabbia. Tutta questa agitazione deriva proprio dalla volontà di realizzare lo scopo della sua giovane esistenza: camminare, e andare verso l'indipendenza". 
L'INDIPENDENZA questa è l'aspirazione faticosa a cui inizia a tendere il bambino a partire da quest'età con annessi tutti i dubbi e le inquietudini del caso: "vado o non vado? Devo o non devo? Lo faccioo no?"
Questa lotta verso l'indipendenza comporterà inevitabilmente l'insorgere di "capricci" che null'altro sono che l'espressione della lotta interiore.
E qui anche il libro cita diversi esempi pratici di bambini che si rifiutano di fare ciò che hanno sempre fatto e che si arrabbiano e si ribellano ai genitori.
Questa lotta verso l'indipendenza inizia solitamente con l'imparare a camminare. Prima di questo traguardo tutte le energie del bambino sia di giorno che di notte vengono utilizzate per questo scopo.
Vedere qualcuno che cammina allontanandosi da lui può farlo strillare per la frustrazione.
Anche il cambio pannolino diventa un'impresa: "Improvvisamente, tenerlo fermo anche solo per togliergli i vestiti rappresenta per lui un'invadenza superiore a quella che può sopportare".

Insomma lo sviluppo motorio del bambino richiede uno sforzo che occupa non solo l'aspetto corporeo del bambino.
Leggere queste parole mi ha dato un gran sollievo...ora riesco a vedere la piccola Chiara con occhi diversi. Non vedo più un insuccesso educativo da parte di noi genitori, ma vedo lo sforzo enorme che sta compiendo quella personcina meravigliosa che è Chiara, che in questo anno ci ha già dimostrato la sua determinazione. E allora è necessario moltiplicare la pazienza e stare accanto a lei costruttivamente, per aiutarla nella sua fatica.

UN ANNO! (Parte 1)

Ebbene sì, la piccola Chiara ha festeggiato il suo primo compleanno!
E' stata un'emozione grandissima per Papà e Mamma, per un attimo ci siamo fermati a riflettere su tutto quello che è successo in questi 365 giorni...sembra quasi un miracolo guardare l'evoluzione esponenziale di Chiara da inerme neonata (prematura) a "unenne" in posizione eretta che tenta di camminare da sola! I bambini sono una vera e propria meraviglia!


 
Ma le gioie della crescita sono anche accompagnate da qualche dolore ed è di questo che voglio scrivere oggi.
Da qualche giorno, forse da qualche settimana vedevo Chiara un po' cambiata. Bambina solare, sorridente, energica, vogliosa di scoprire, conoscere, felice con tutti...a tratti inizia a mostrare rabbia e nervosismo apparentemente immotivati.
Se la mamma le dice che non le può dare il cordless con cui sta parlando al telefono con la nonna Chiara aggrotta le ciglia, irrigidisce tutta la muscolatura, emette grida e affonda la sua bocca (e i suoi due dentini) sul divano per poi scoppiare a piangere. Stessa scena ricapita quando una scatola in latta non ne vuole proprio sapere di aprirsi, quando il cestino pieno di mollette non ne può contenere più e quindi fa cadere per terra quelle in eccesso... Altro momento potenzialmente critico diventa il pasto.Chiara è una mangiona, non abbiamoancora capito che cosa esattamente non le piaccia, divora tutto e di gusto.
Ormai è da qualche settimana che prova ad utilizzare il cucchiaino per mangiare, ma haimè non sempre è possibile lasciare che mangi da sola, soprattutto quando si tratta di pastina molto piccola o quando dobbiamo uscire, imboccarla è decisamente più comodo e facile, ma....dopo qualche cucchiaiata Chiara gira la testa, serra la bocca e piange disperatamente.
Questi ed altri pianti, che non sto qui a descrivere, che papà chiama "capricci", mi avevano completamente destabilizzata.
Sta avvenendo in Chiara un cambiamento nel suo carattere che non mi aspettavo, non avevo previsto e tutto ciò mi faceva pensare che stava diventando una piccola tiranna, ma non ne capivo il motivo. Cercavo una causa di tutto ciò in me e in Paolo, nei nostri comportamenti, nelle abitudini che si stanno venendo a creare....finchè alla festa di compleanno Chiara tira una sberla al papà...davanti a tutti...volevo sotterrarmi!
Era troppo.

Tutte le volte che io e Paolo siamo arrivati a non capire cosa stesse succedendo a nostra figlia e perchè si stesse comportando in un modo piuttosto che in un altro, abbiamo sempre trovato risposta in un manuale: "Il bambino da zero a tre anni" di Brazelton.

Ora premesso che non concordo con tutto quello che afferma il pediatra autore del libro, in particolar modo tutta la parte sull'allattamento e sullo svezzamento non è sulla mia linea d'onda; devo ammettere che spesso mi è stato di aiuto per interpretare i cambiamenti di Chiara. E anche stavolta è stato così!

to be continued...

lunedì 20 febbraio 2012

paura...

Sabato è stata una giornata particolarmente tranquilla; Paolo era a casa e quando c'è lui Chiara per me è come non averla, si occupa di lei in tutto e per tutto.
La sera però mi sentivo la pancia molto dura e la piccola senza nome scalciava come  una forsennata senza sosta, facendomi anche male. Alle 22 vado a dormire perchè sono esausta, sento il bisogno di sdraiarmi.
E poco dopo...ecco sento una piccola contrazione...panico! Chiamo Paolo, mi agito, cerco di mettermi in ascolto del mio corpo per capire cosa sta succedendo. Risultato, niente ho avuto solo una contrazione, ma mi sono spaventata tantissimo.
So che può capitare che si sentano delle contrazioni già molto tempo prima, ma questo a me ricorda semplicemente il parto,  con Chiara quando ho sentito la prima contrazione mi si sono rotte le acque ed era a 34 settimane.
La paura di avere un'altro prematuto c'è ed è tanta, il mio obiettivo è quello di arrivare almeno a 34 settimane, come con Chiara, so che da lì in poi grossi problemi non cene sono, prima mi spaventa un po'.
Comunque poi  non ho avuto più nulla, certo ho passato la domenica sdraiata a letto, vedremo oggi come me la caverò!

sabato 18 febbraio 2012

Quando meno te lo aspetti...

A volte capita proprio l'inaspettato!
A volte la vita, o meglio le persone  che ti stanno accanto, ti riescono a lasciare a bocca aperta.
Ieri pomeriggio Paolo (mio marito) torna a casa e inizia a pressare per uscire a cena. Ragioniamo: Chiara è ancora sotto antibiotico, quindi lei non può uscire; la nonna ultra disponibile è già stata ampiamente sfruttata durante la settimana di malattia e febbre, mi scoccia  chiederle ancora un aiuto....ma a Paolo no! Tanto è sua mamma! Prende la cornetta e la "obbliga"  a venire a fare da baby sitter a Chiara dalle 20 in poi.
Povera nonna...noi non abbiamo nemmeno la televisione, io penso che si stufi a stare a casa nostra mentre Chiara dorme, infatti spesso io gliela porto là, ma ieri ero stata tassativa, Chiara non esce la sera e quindi...alle 20 arriva la nonna e noi usciamo.
Una pizza semplice nella prima pizzeria trovata lungo la strada, ma mai provata. 
Uscire a cena ogni tanto è proprio una valvola di sfogo. Seduti al tavolino serviti e riveriti  le parole tra noi fluiscono più rapidamente, niente ansie, si parla, si ride, si scherza...
poi torniamo in macchina e Paolo apre il baule e al suo interno cosa ci trovo?????
LUI!!!!!


Il vero Kitchen Aid!
Bisogna sapere che era da un po' che in maniera molto rassegnata parlavo  con Paolo di lui...frasi del tipo "che bello, ma quanto costa", oppure "ah se avessi un robot da cucina"...ma sinceramente non mi sarei mai immaginata di riceverlo e forse, se fosse stato per me,  non lo avrei mai comprato di mia spontanea volontà. Sì bello e utile, ma non assolutamente indispensabile. Vuoi per il periodo di Austerity, vuoi per un senso innato in me di sobrietà, non ho mai pensato di acquistarlo davvero...io no, ma Paolo...Sì!

Siamo arrivati a casa e, come i bambini la notte di Natale, abbiamo spacchettato, disimballato, montato, riso...i miei occhi luccicavano...e quelli di Paolo pure al vedere i miei.
A volte mi capita di essere così presa da tutti i miei pensieri, i miei "non ce la farò mai", le paure, la stanchezza, che non penso a quanto ricevo quotidianamente da chi mi sta accanto.
Paolo è veramente una persona speciale, non potevo chiedere nulla di più al Signore.
E a volte non mi accorgo neppure di quanto possa essere pesante per lui arrivare a casa dal lavoro e trovarmi in lacrime (vi ricordate il post precedente? gli sbalzi di umore ecc...), evidentemente stanca e anche poco disponibile al sorriso. Ma certi giorni mi sembra di aver dato davvero tutte le mie energie a Chiara durante tutto l'arco  della giornata e quando lui arriva mi rilasso e crollo fisicamente e mentalmente.
Bè è chiaro che lui se ne accorge e ieri, a serata conclusa mi dice "Io voglio vederti felice..."
Ma io sono Felice! Ma forse questo lo do a vedere fuori casa, con gli amici, con i parenti, con Chiarina, ma non con Paolo. Credo che da un lato sia anche giusto così, insomma se si è in due è anche per supportarsi nei momenti di fatica; ma forse devo anche obbligarmi un pochino a stare tranquilla anche con lui, a non angosciarlo, e a fargli capire che io di bene gliene voglio tanto e che son felice della Famiglia che stiamo costruendo insieme. 
Non è  una richiesta a me stessa  poi così difficile...si può fare, anzi si deve fare perchè Paolo si merita il  meglio di me!

venerdì 17 febbraio 2012

Maternità 11 mesi più 27 settimane

Avere una figlia di 11 mesi ed essere a 27 settimane di gravidanza non è sempre semplice. Chiara richiede infinite energie e le restanti mi vengono risucchiate dalla piccola che ho nella pancia. A questo va aggiunto che abbiamo appena traslocato, che comunque la casa non va avanti da sola,ma soprattutto che io dovrei stare a riposo.
Già a riposo...facile il parlare della ginecologa, ma quando ci sei dentro non è poi così semplice riuscire a metterlo in pratica.
Sono a riposo semplicemente perché Chiara è nata prematura a 34 settimane (per i meno esperti 40 giorni prima del dovuto) ed il rischio che accada anche alla seconda figlia c'è ed è forte.
Tutto questo ovviamente non mi aiuta sia fisicamente che mentalmente.
Sono in quel periodo della gravidanza in cui ti senti assolutamente onnipotente, hai tanti progetti per la testa, tantissime cose da fare e organizzare, ma poi la stanchezza prevale...una volta che hai sistemato la casa, stirato, giocato con Chiara le hai dato da magiare, l'hai messa a letto, l'unica cosa che desideri è sdraiarti! Sento la pancia durissima e tutto il resto del corpo che ti dice: BASTA!!!!
A quel punto pensi "ecco anche oggi ho esagerato"! e sono solo le 14 del pomeriggio!
E poi diciamocelo quando sei incinta  non è che proprio sei sempre te stessa, gli sbalzi di umore sono dietro alla porta e tutto ad un tratto ti senti la mamma peggiore del mondo, una pessima moglie, una pessima casalinga e anche insoddisfatta lavorativamente....e chi più ne ha più ne metta!
IO ODIO GLI SBALZI DI UMORE!
Ma che ci possiamo fare? Niente ci sono e dobbiamo accettarli, bisogna però riuscire a venirne fuori a non lasciarsi affogare in quel bicchiere d'acqua, ma berselo e sentirsi rigenerate.
Mamme noi siamo eccezionali! E a volte lo sappiamo, ma a volte ce lo scordiamo!
Ieri mi è stato di fondamentale aiuto, per superare il solito sbalzo, iniziare a leggere il libro di Claudia Porta "La mia mamma sta con me".
Se riesco ne parlerò in un post dedicato molto approfonditamente, ora vi dico solo che leggerlo mi ha fatto stare bene, non mi ha fatto sentire sola, e soprattutto mi ha dato anche parecchi consigli pratici.
A volte basta così poco per tirarsi su e cambiare umore....dai che ce la facciamo!

Laura Mamma

giovedì 16 febbraio 2012

LA CESTA DELLE SCATOLE

Chiara sta uscendo adesso da una brutta influenza, febbre sopra i 39 per troooppi giorni, otite, gola arrossata e per finire un simpatico esantema non meglio identificato. L'antibiotico però sembra stia facendo il suo effetto e da ieri non ha più febbre. Premetto  che all'alba dei suoi 11 mesi e mezzo, forse anche grazie al fatto che non sta frequentando ancora il nido, questa è la sua prima vera malattia. Chissà che fatica dev'essere stata per lei affrontare questa novità, questo cambiamento del suo corpo. Non si meritaun bel premio???? Ma certo piccola chiarina! Ed il tuo premio eccolo qui! Una bella cesta tutta piena di scatoline nuove (per lei) da scoprire!


Come dicevo Chiara ha quasi un anno ed è nel pieno della fase euristica, (lascio ad altri sicuramente più competenti di me la spiegazione) ed è tutto un conoscere, uno svuotare, riempire, aprire e chiuedere. Chi ha dei bambini di quest'età si rende facilmente conto di quanto siano recettivi, di quanto la loro mente utilizzi tutti i sensi come recettori per elaborare conoscenze e competenze. Che dire guardarla è per me meraviglioso!


Avrei voluto avere più scatole, ma al momento sono riuscita a trovare solo queste. Come sempre è importante la varietà dei materiali (legno, plastica, latta, stoffa, cartone...) haimè ho scoperto di non avere nemmeno una scatolina di legno! Ma come vedete ce n'è una con il pizzo e un'altra con delle strisce in glitter... Insomma chi più ne ha più ne metta, importante anche la differenziazione delle forme (grandi, piccole, tonde, rettangolari...).
Dimenticavo...questa è la cesta base, a cui penso di aggiungere anche dei barattoli di vetro quando giocherà con la mia supervisione. Il vetro è un materiale meraviglioso per i bambini, se usato sul tappeto non penso dia  grossi problemi.
Eccola si sta svegliando! Alla buon ora Chiarina!
Ovviamente l'idea non è farina del mio sacco, nulla di nuovo sotto il sole, io sono stata ispirata dal meraviglioso blog di Equazioni, fate un giro anche lì è splendido! A breve spero di inserire un elenco dei blog che preferisco.

Buona giornata

Lauretta

mercoledì 15 febbraio 2012

3...2...1....Sipario!

Si spengono le luci, si fa silenzio in sala e pian piano i tendoni rossi si aprono e compare il palcoscenico e davanti a voi una casa, una famiglia,una mamma.
Eccomi qua! Sono Laura ed oggi ho deciso di dare vita a questo nuovo blog.
Questo spazio, come dicevo in testata, non ha pretese di nessun tipo, vuole essere semplicemente il luogo dove posso  trovare voce le mie impressioni, i miei pensieri, le strampalate cose che accadono nella mia famiglia.
Siete i benvenuti che condividiate o meno quello che accade qui sul palcoscenico.
Ed ora...silenzio! In scena!

Lauretta