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sabato 18 febbraio 2012

Quando meno te lo aspetti...

A volte capita proprio l'inaspettato!
A volte la vita, o meglio le persone  che ti stanno accanto, ti riescono a lasciare a bocca aperta.
Ieri pomeriggio Paolo (mio marito) torna a casa e inizia a pressare per uscire a cena. Ragioniamo: Chiara è ancora sotto antibiotico, quindi lei non può uscire; la nonna ultra disponibile è già stata ampiamente sfruttata durante la settimana di malattia e febbre, mi scoccia  chiederle ancora un aiuto....ma a Paolo no! Tanto è sua mamma! Prende la cornetta e la "obbliga"  a venire a fare da baby sitter a Chiara dalle 20 in poi.
Povera nonna...noi non abbiamo nemmeno la televisione, io penso che si stufi a stare a casa nostra mentre Chiara dorme, infatti spesso io gliela porto là, ma ieri ero stata tassativa, Chiara non esce la sera e quindi...alle 20 arriva la nonna e noi usciamo.
Una pizza semplice nella prima pizzeria trovata lungo la strada, ma mai provata. 
Uscire a cena ogni tanto è proprio una valvola di sfogo. Seduti al tavolino serviti e riveriti  le parole tra noi fluiscono più rapidamente, niente ansie, si parla, si ride, si scherza...
poi torniamo in macchina e Paolo apre il baule e al suo interno cosa ci trovo?????
LUI!!!!!


Il vero Kitchen Aid!
Bisogna sapere che era da un po' che in maniera molto rassegnata parlavo  con Paolo di lui...frasi del tipo "che bello, ma quanto costa", oppure "ah se avessi un robot da cucina"...ma sinceramente non mi sarei mai immaginata di riceverlo e forse, se fosse stato per me,  non lo avrei mai comprato di mia spontanea volontà. Sì bello e utile, ma non assolutamente indispensabile. Vuoi per il periodo di Austerity, vuoi per un senso innato in me di sobrietà, non ho mai pensato di acquistarlo davvero...io no, ma Paolo...Sì!

Siamo arrivati a casa e, come i bambini la notte di Natale, abbiamo spacchettato, disimballato, montato, riso...i miei occhi luccicavano...e quelli di Paolo pure al vedere i miei.
A volte mi capita di essere così presa da tutti i miei pensieri, i miei "non ce la farò mai", le paure, la stanchezza, che non penso a quanto ricevo quotidianamente da chi mi sta accanto.
Paolo è veramente una persona speciale, non potevo chiedere nulla di più al Signore.
E a volte non mi accorgo neppure di quanto possa essere pesante per lui arrivare a casa dal lavoro e trovarmi in lacrime (vi ricordate il post precedente? gli sbalzi di umore ecc...), evidentemente stanca e anche poco disponibile al sorriso. Ma certi giorni mi sembra di aver dato davvero tutte le mie energie a Chiara durante tutto l'arco  della giornata e quando lui arriva mi rilasso e crollo fisicamente e mentalmente.
Bè è chiaro che lui se ne accorge e ieri, a serata conclusa mi dice "Io voglio vederti felice..."
Ma io sono Felice! Ma forse questo lo do a vedere fuori casa, con gli amici, con i parenti, con Chiarina, ma non con Paolo. Credo che da un lato sia anche giusto così, insomma se si è in due è anche per supportarsi nei momenti di fatica; ma forse devo anche obbligarmi un pochino a stare tranquilla anche con lui, a non angosciarlo, e a fargli capire che io di bene gliene voglio tanto e che son felice della Famiglia che stiamo costruendo insieme. 
Non è  una richiesta a me stessa  poi così difficile...si può fare, anzi si deve fare perchè Paolo si merita il  meglio di me!

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